Il piccolo porto dondolante , il caldo tropicale , noci di bethel sputate sulla terra battuta colorano a pois ogni passo. L’aria riempie i polmoni , le piccole capanne dei venditori di frutta,ragazzini e anziani, punteggiano i bordi delle strade , mischiano ancestralmente generazioni tanto lontane quanto simili.
Il tempo si è fermato anche se lo stile di vita in pochi anni è cambiato. Il silenzio e il canto di uccelli e versi di animali viene interrotto da motori e generatori.
Qualche cavo e qualche antenna puntellano le case piú moderne, costruite sempre nel metodo tradizionale : la casa come una metafora della vita stessa, dalla base (dove normalmente troviamo gli animali) ai tetti, dove risiedono gli spiriti protettori della famiglia.
Dagli sguardi nascosti dall’ombra delle loro capanne si affacciano spiandoci.
I piu anziani hanno lo sguardo corrotto da quella prima invasione apparentemente pacifica che una trentina di anni prima ha accompagnato il “progresso”,chiedono sigarette e whisky.. i piedi nudi radicati alla loro piccola isola , assaporano l aria umida della sera fissando le nostre diversità mentre il tramonto colora d arancio quello che tocca.
I bambini incarnano lo spirito degli abitanti di Sumba . Sono ovunque mentre giocano sulle vecchie tombe di famiglia dove vengono fatti seccare semi di caffè ; il playground non ha limite. Caverne, pozzi centenari, sentieri polverosi tra le immense fronde di alberi; le azioni quotidiane si trasformano e diventano un avventura.
Lance, bastoni,i machete : i giochi “dei grandi“ per i giovani guerrieri pronti ad essere immortalati in qualche storia per le loro gesta eroiche-
Le giovani donne accudiscono i polli che girovagano attorno alla casa e nel frattempo danno un occhio ai fratelli più piccoli , una vita domestica incentrata sul creare una famiglia, proteggerla ed accudirla -sempre.
I ragazzi più coraggiosi sfidano gli angoli più oscuri attorno alle case e alle tombe centenarie che da sempre si costruiscono in tutta l isola.
A Sumba sono guerrieri. Capitani di ventura pronti al prossimo richiamo . La loro isola li protegge
I loro sguardi duri e penetranti, scrivono nella tua anima ,raccontano le loro storie, le loro tradizioni- le raccontano in silenzio attraverso il fumo di tabacco , il colore delle lame dei loro machete,le unghie, le mani, loro gesti, l odore di fumo e sangue.
Capitani senza timori , nemmeno della morte.
La vita e la morte coincidono in maniera reale, le tombe, costruite a lato delle case simboleggiano quella vicinanza e quella connessione con la vita ultraterrena, con la propria terra e con la natura , farne parte totalmente alla fine della propria vita, essere Sumba e tornare come un feto nel ventre di polvere e sassi della propria isola.
Il passaggio ad un’altra vita accompagnato dalle lacrime e dalla festa di tutto il villaggio, sacrifici di animali e la condivisione di tuttà la comunitá –
Il mio obbiettivo ferma immagini durante la cerimonia, uccisioni di animali, lettura delle viscere, bambini sorridenti mentre i piedi affondano nell erba bagnata dal sangue degli animali sacrificati. C’è chi lascia la vita terrena ma anche chi viene iniziato alla vita adulta, un circolo completo viene alla luce e si consolida davanti a me.
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